Fiamme alle sedi di Pd e Pdl: "In passato altri atti vandalici, ma non ci fermiamo"
I 2 circoli reagiscono agli atti vandalici di due notti fa e denunciano casi passati. Vassallo, gestore del circolo PD: "Un anno fa una stella a 5 punte sulla nostra saracinesca". Corsi della sede del PDL: "In passato non abbiamo voluto creare allarmismi"
“E’ un atto intimidatorio grave, perché colpisce le sedi politiche, che rappresentano gli ultimi baluardi della democrazia, ma non abbiamo intenzione di fermarci”. A parlare è Vincenzo Vassallo, gestore della sede PD-Circolo Tor de Schiavi di via Castel Forte, che nella notte tra il 20 e il 21 aprile scorso è stata vittima, insieme alla sede PDL di via Pietro Sbarbaro, guidata da Francesco Corsi, di un atto intimidatorio.
“E’ grave quanto successo a noi e alla sede della PDL” – continua Vassallo – i danni sono irrisori, si tratta della saracinesca e della bacheca bruciata, preoccupa molto di più il gesto simbolico, non il primo che subiamo, lo scorso anno,dopo la nascita del PD, comparve una stella a 5 punte sempre sulla saracinesca, ma nonostante tutto andiamo avanti”.
Stessa modus operandi, fornelletti a gas da campeggio, stessa ora , intorno alla mezzanotte e mezza, della notte a cavallo con il Natale di Roma, data cronologicamente vicina a quella del 25 aprile, ovvero la Festa della Liberazione, stessa regia, magari divisa in due gruppi, di cui ancora non è chiara la provenienza, se di estrema destra o sinistra, dato che al momento non è stata fatta alcuna rivendicazione.
“Non è la prima volta che subiamo questi atti anche per noi, più o meno un mese fa avevamo avuto qualche avvisaglia, delle scritte sulla saracinesca, ma abbiamo preferito non creare inutili allarmismi, dando adito a questi facinorosi –spiega Francesco Corsi della sede PDL – si sbaglia che pensa di innescare tensione tra le diverse parti politiche, perché è nostra intenzione mantenere un clima di pacifico rispetto e convivenza con i nostri avversari politici, soprattutto in questa delicata fase di avvicinamento alle prossime elezioni politiche di giugno.”
PD e PDL colpite insieme, sarà un caso? Sembra di no, o almeno a sentir le prime voci, che interpretano gli atti intimidatori come gesti chiari di dissenso contro i due principali schieramenti politici nazionali, accusati più volte di essere la “stessa cosa”, da qualunque estremo li si guardi.