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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A un mese dai lavori a Parco Almagià: cosa va e cosa non va

L'intervento è stato ultimato. Ci sono i giochi nuovi, la recinzione e i cancelli, ma molte panchine sono ancora rotte e parte della pavimentazione ancora danneggiata. Il parere dei residenti

Sì è vero, "un pò si è ripulito", ma "già che c'erano potevano pensare alle panchine, alla pavimentazione divelta, e magari anche a cancelli per le  ambulanze". Siamo al Parco Almagià, a un mese dalla fine dei lavori, e i residenti, che lo conoscono fin troppo bene, commentano il nuovo spazio verde. "I giochi sono nuovi, anche le panchine, cioè solo una parte, quelle intorno all'area bambini" ci racconta Angelo (nome di fantasia,ndr) che ha seguito da vicino i lavori seduto sulla sua panchina 'storica', che è tra quelle ancora pericolanti. "Guarda quella dove sono sedute le signore - continua - mancano due assi, e quella davanti ne ha una piegata", per non parlare del rigonfiamento dei sanpietrini intorno al gazebo di legno, dove ci sono i due scalini e uno dei tre cancelli di ingresso. "Non possiamo certo dire che ci abbiano agevolato, le persone anziane (di cui il parco è pieno, ndr) fanno difficoltà a uscire da lì".

Perché non collocare l'uscita immediatamente accanto, sul lato destro del gazzebo e in corrispondenza dello scivolo per disabili? "Ma ci voleva tanto?" esplode Angelo. E sempre a proposito di cancelli, secondo i residenti, le misure non consentirebbero il passaggio alle autoambulanze. "Non ci passava neanche il camion per i lavori e quando dovevano portare della ghiaia per rifare l'area giochi hanno smontato il cancello e, invece che rifarlo, cosa che a quel punto sembrava logica, lo hanno rimontato uguale... Ma io dico... Ci vuole un'intelligenza superiore per capire che da lì non ci passano i mezzi di soccorso?".

Parco Almagià a un mese dai lavoro - LE FOTO G.Nozzoli/Romatoday



Poi c'è il problema "cani". Nonostante siano ben esposti e visibili cartelli che ne vietano la presenza nel raggio di 100 metri dai giochi dei bambini, sono in pochi a rispettare il divieto. "Qui è pieno di cani sempre" esordisce Giovanni (nome di fantasia, ndr) "e, alla sera, di escrementi animali che nessuno raccoglie, ieri c'erano due guardie qui e neanche una che dicesse qualcosa". I lavori comunque sono stati ultimati, dopo mesi di richieste, segnalazioni di degrado, solleciti continui all'amminastrazione da parte di comitati e residenti per sveltire i tempi prima nello sblocco dei fondi destinati al parco e poi nella partenza del cantiere. E infatti c'è anche chi, tutto sommato, ci tiene a difendere l'operato.

"Da quando l'area è stata riqualificata non c'è più il bivacco che c'era prima e ci posso portare tranquillamente i miei bambini. I giochi sono nuovi e si vede". Così interviene Maria, madre di due dei piccoli che giocano sulle altalene. "Da quando c'è la recinzione e c'è chi apre e chiude il parco mi sento più sicura" gli fa eco un'altra mamma seduta a fianco. Insomma, ci sono i contro sì ma ci sono anche i pro. Ed è giusto sottolinearli.
 

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