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Rifiuti e strade sporche a Tor Pignattara, i cittadini preparano il ricorso: "Sconto del 50% sulla Tari"

Il Comitato di quartiere organizza un'azione legale collettiva

Un’azione legale collettiva verso Ama e il Campidoglio per ottenere uno sconto sulla tassa dei rifiuti, ritenuta troppo costosa per il servizio prestato dalla municipalizzata. Dopo Prati, anche Tor Pignattara si organizza con tanto di avvocati per rivendicare una raccolta dell’immondizia “accurata, capillare e sistematica” e per “avere strade regolarmente pulite”. Al contrario, il panorama a cui sono abituati i residenti di molti dei territori del V municipio è un altro: sacchetti che si accumulano ciclicamente attorno ai cassonetti, marciapiedi pieni di cartacce e scarti vari, foglie secche ovunque, mobili e materassi a terra per settimane. Così dal Comitato di quartiere Tor Pignattara, che nei mesi scorsi ha anche depositato un esposto in Procura sulle condizioni della raccolta rifiuti, parte l’appello a tutte le realtà del territorio: “Smettiamola di lamentarci, passiamo ai fatti”. 

L’obiettivo è quello di replicare quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma la quale, con sentenza del 21 marzo del 2018, ha riconosciuto a un cittadino il rimborso del 50% della Tari versata nel 2015 a fronte di un disservizio documentato con fotografie e diffide. “A seguito di questa sentenza” scrive il Comitato di Tor Pignattara “diversi quartieri della città si stanno organizzando per proporre azioni legali collettive mirate ad ottenere un rimborso e per ribadire che si paga troppo per un servizio che spesso - molto spesso - non si ha”. 

Il video - Emergenza rifiuti per le strade di Tor Pignattara

Chi aderirà all’iniziativa dovrà raccogliere i reclami avanzati negli ultimi mesi o anni, le segnalazioni e le foto effettuate. Sulla base di una relazione sui disservizi riscontrati in zona, corredata da documentazione fotografica, ogni cittadino intestatario di un bollettino di pagamento della Tari dovrebbe firmare una lettera di diffida e inviarla alla sindaca Virginia Raggi e all’Ama tramite posta certificata o raccomandata. “Preferibilmente entro il 30 aprile 2019”. A questo punto, “prima della pausa estiva”, partirà il ricorso collettivo alla Commissione Tributaria curato da legali messi a disposizione dal comitato. “In caso di esito positivo del ricorso” i singoli cittadini potranno decidere “se tenersi il rimborso o devolverlo ad un intervento per il quartere che ti proporremo”. 

Per coordinarsi e diffondere le prime informazioni, è stato creato anche il gruppo Facebook ‘Risarcimento Tari – Municipio Roma V’. Ma la partecipazione, specificano in diversi post, dovrà essere fisica e non virtuale. Il “primo appuntamento” è per sabato 6 aprile, dalle 11 alle 13, presso il ‘giardino liberato della Certosa’. “Ne seguiranno altri” specificano gli organizzatori che spiegano: “Presto porteremo l’iniziativa anche al tavolo del Coordinamento dei comitati del V municipio. Speriamo che aderiscano cittadini da tutto il territorio”. 

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