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Domenica, 28 Aprile 2024
Pigneto Casal Bertone / Via Ettore Fieramosca, 1

Pigneto Spazio Aperto: "Ci hanno negato il festival e ora mettono i sigilli al parco"

Chiuso per motivi di sicurezza quest'anno il Parco del Torrione non ospiterà il Festival delle Culture Indipendenti. Gli organizzatori accusano il Municipio: "La nostra rassegna era un'alternativa al degrado dilagante"

Dopo due edizioni più che promettenti quest’anno il Parco del Torrione non ospiterà la rassegna Pigneto Spazio Aperto. Nelle scorse due edizioni il festival aveva fatto registrare numeri di tutto rispetto grazie ad un cartellone ricco ed eclettico e alla location suggestiva e centrale del Torrione. Ma nonostante i buoni numeri, complici il degrado dell’area verde e le lamentele di alcuni residenti, il Festival delle Culture Indipendenti non festeggerà il terzo compleanno. 

UN PARCO CHIUSO PER DEGRADO - Per gli organizzatori le responsabilità vanno addebitate prima di tutto al Municipio che con una delibera approvata in consiglio nel marzo scorso ha escluso il Parco del Torrione dal bando dell’estate romana. Una decisione che gli organizzatori reputano "sbagliata e poco lungimirante", e ne sarebbe riprova il fatto che il 19 giugno scorso il parco è stato chiuso al pubblico in quanto - il virgolettato è del Municipio - "versa in condizioni che non permettetono di garantire la sicurezza e l’incolumità della cittadinanza" (una chiusura comunque solo momentanea e, sempre a detta della giunta, concordata con la cittadinanza). 

LA VERSIONE DEGLI ORGANIZZATORI - Quest’anno, dunque, Pigneto Spazio Aperto non ci sarà. "Quella di negarci lo spazio per il festival è una chiara scelta politica, hanno deciso di ascoltare alcuni abitanti e ignorarne degli altri", spiegano a RomaToday i responsabili della rassegna. "È vero,  qualcuno in passato si è lamentato per la musica alta, ma tanti altri residenti erano con noi, e quando abbiamo iniziato quest’avventura molti abitanti ci hanno accolto come salvatori perché il parco era in totale abbandono".
 
IL PARCO ESCLUSO DAL BANDO - Non si è trattato comunque di un fulmine a ciel sereno. "Sapevamo che la situazione non era delle migliori perché già dall’anno scorso il Municipio aveva dato dei chiari segnali negativi, dimostrandosi poco collaborativo e trattandoci con diffidenza". Le sensazioni negative si sono materializzate nel marzo scorso. "Siamo andati in Municipio con una raccolta di duemila firme per chiedere di poter realizzare la terza edizione della rassegna", continuano gli organizzatori. "Ci hanno detto di protocollare le firme, ma qualche giorno dopo hanno approvato una delibera escludendo il parco del Torrione dall’estate romana". A quel punto la sorte di Pigneto Spazio Aperto appariva già segnata. "Ci hanno proposto altri luoghi, ma si trattava di zone decentrate, assolutamente inadatte ad un festival come il nostro che non può permettersi grandi nomi e grandi investimenti". 

UN'ALTERNATIVA AL DEGRADO - Siamo così arrivati ai giorni scorsi, e alla decisione del Municipio di chiudere il parco per bonificarlo e ripensarne la fruizione. Una scelta forse obbligata ma che per gli ideatori del Festival è comunque il risultato di un fallimento: "Ci hanno negato lo spazio per il festival e il risultato è stato dover mettere i sigilli. Non hanno capito che la nostra rassegna era un’alternativa al degrado dilagante. Hanno deciso di chiudere l’area per ripulirla dalle siringhe, ma senza un progetto alternativo nel giro di qualche giorno tornerà tutto esattamente come prima". 

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